Il Gruppo Würth e Palermo, Capitale italiana della cultura 2018

Ancor prima che inaugurasse l’Art Forum Würth Capena (2006), il rapporto tra il Gruppo Würth e l’Italia è iniziato a Palermo. Nel 2003 infatti fu avviato l’accordo di collaborazione tra il Gruppo, il Presidente della Regione Siciliana, l’Assessore ai Beni Culturali e Ambientali, il Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana e la Curia di Palermo per il restauro della Cappella Palatina a Palazzo Reale.

“La Fondazione Würth, insieme all’omonimo Gruppo, ha da tempo riconosciuto la portata simbolica di questo straordinario edificio, in particolare nell’ottica dello scambio fecondo tra le religioni monoteiste e universali, ed è stata lieta di poter contribuire al restauro della Cappella Palatina, definendo la forma giuridica necessaria per una fertile collaborazione tra l’Amministrazione Regionale Siciliana e la stessa Fondazione Würth.” (dalla prefazione di Reinhold Würth al volume: La Cappella Palatina a Palermo. Storia, Arte, Funzioni, Swiridoff, 2011)

La campagna di restauro, durata cinque anni e guidata dalla Soprintendenza ai  Beni Culturali e Ambientali di Palermo, ha permesso di restituire al celebre edificio, costruito per volontà di Ruggero II nel 1130, la sacralità e la bellezza originarie, offuscate, oltre che dai danni del tempo, da quelli provocati dal terremoto che colpì la città nel  2002. L’intervento ha riguardato i mosaici, i soffitti lignei in stile arabo normanno e i pavimenti cosmateschi. Dal 2015 la Cappella Palatina è iscritta nel Patrimonio dell'Umanità (Unesco) nell'ambito dell'”Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale”. La riapertura al pubblico è avvenuta a luglio del 2008.

Dall’inizio dei lavori fino al 2012 il Palazzo Reale ha anche accolto diversi progetti espositivi, presentati nelle Sale Duca di Montalto e organizzati dalla Collezione Würth, allo scopo di valorizzare ulteriormente la prestigiosa sede.